Roma – “Occorre che le società europee siano consapevoli di come le politiche migratorie e per gli immigrati manifestano la nostra identità ed esprimono i valori che vogliamo lasciare in dote alle generazioni che verranno”. A dirlo è stata questa mattina la sociologa dell’Università Cattolica di Milano, Laura Zanfrini, intervenendo all’incontro annuale dei responsabili della pastorale dei migranti delle grandi città europee in corso a Roma sul tema “Le periferie geografiche ed esistenziali nella mobilità umana”. La docente nella sua relazione ha ricostruito le le ragioni che hanno prodotto, nella storia recente europea, la “perifericità” della figura del migrante, attraverso “l’esclusione dalla comunità dei cittadini”, attraverso “i regimi di cittadinanza e i sistemi di stratificazione civica”, “l’ammissione sulla base di regimi migratori istituzionalmente discriminatori”, “la percezione di una distanza sociale, a sua volta alimentata dalla condizione di svantaggio strutturale dei migranti” e “l’impatto delle rappresentazioni allarmistiche e delle logiche securitarie”. L’immigrazione – ha spiegato Zanfrini – “disturba” l’Europa, perché “compete coi cittadini nativi per l’accesso ai diritti e alle opportunità”; ne “forza” i confini geografici, politici ed identitari e “interpella le nostre democrazie fondate sulla pari dignità di tutti gli esseri umani”.
I lavori del convegno si sono aperti questa mattina con la celebrazione di una liturgia eucaristica presieduta dal Presidente della Commissione CEI per le Migrazioni e della Fondazione Migrantes, Mons. Guerino Di Tora. Oggi pomeriggio è previsto l’intervento della teologa, Stella Morra della Pontificia Università Gregoriana e i lavori di gruppo. Domani, presso la Sede della Fondazione Migrantes, l’intervento del Direttore generale della Fondazione Mons. Gian Carlo Perego, e relazioni su due casi “emblematici” delle “periferie assolute”: la comunità Rom, di cui parleranno Carlo Stasolla dell’Associazione “21 Luglio” e Paolo Ciani della Comunità di Sant’Egidio, e il quartiere romano di Tor Bella Monica, su cui parlerà il Vescovo ausiliare Mons. Paolo Lojudice. Nel pomeriggio visita al centro Astalli di Roma e incontro con il Presidente, p. Camillo Ripamonti, quindi nel quartiere di Tor Bella Monaca celebrazione della liturgia e incontro con il parroco e alcuni parrocchiani. Mercoledì mattina, 22 marzo, la partecipazione all’Udienza generale con Papa Francesco e nel pomeriggio le conclusioni con la presentazione del comunicato finale. (Raffaele Iaria)
I lavori del convegno si sono aperti questa mattina con la celebrazione di una liturgia eucaristica presieduta dal Presidente della Commissione CEI per le Migrazioni e della Fondazione Migrantes, Mons. Guerino Di Tora. Oggi pomeriggio è previsto l’intervento della teologa, Stella Morra della Pontificia Università Gregoriana e i lavori di gruppo. Domani, presso la Sede della Fondazione Migrantes, l’intervento del Direttore generale della Fondazione Mons. Gian Carlo Perego, e relazioni su due casi “emblematici” delle “periferie assolute”: la comunità Rom, di cui parleranno Carlo Stasolla dell’Associazione “21 Luglio” e Paolo Ciani della Comunità di Sant’Egidio, e il quartiere romano di Tor Bella Monica, su cui parlerà il Vescovo ausiliare Mons. Paolo Lojudice. Nel pomeriggio visita al centro Astalli di Roma e incontro con il Presidente, p. Camillo Ripamonti, quindi nel quartiere di Tor Bella Monaca celebrazione della liturgia e incontro con il parroco e alcuni parrocchiani. Mercoledì mattina, 22 marzo, la partecipazione all’Udienza generale con Papa Francesco e nel pomeriggio le conclusioni con la presentazione del comunicato finale. (Raffaele Iaria)