Roma – nei giorni scorsi il Consiglio dei Ministri ha approvato il Decreto Legislativo che attua la riforma del servizio civile universale, come prevista dalla legge delega n. 106/2016. L’appellativo “universale” che viene associato al nuovo servizio civile si riferisce innanzitutto alla volontà del Governo di allargare questa esperienza a 100.000 giovani all’anno. Inoltre viene espressamente prevista un’apertura ai giovani con minori opportunità e per la prima volta inserita in una legge la partecipazione al sistema dei cittadini dell’Unione europea e degli stranieri regolarmente soggiornanti in Italia.
Il servizio civile universale continuerà ad essere aperto a tutti i giovani tra i 18 e 28 anni (non superati) e avrà un’articolazione flessibile, sia nell’orario (con una media di 25 ore settimanali), che nella durata complessiva, che potrà variare dagli 8 ai 12 mesi.
Tra le altre novità della riforma l’inserimento nelle finalità del servizio civile universale della “promozione della cultura italiana all’estero” e il “sostegno alle comunità di italiani all’estero”, mentre ai giovani volontari è offerta la possibilità di effettuare il servizio, per un periodo fino a tre mesi, in uno dei Paesi dell’Unione europea, “al fine di rafforzare il senso di appartenenza all’Unione e di facilitare lo sviluppo di un sistema europeo di servizio civile, ovvero di usufruire di un tutoraggio finalizzato alla facilitazione dell’accesso al mercato del lavoro”. (F.S.)