Milano – Non si fermano le critiche per l’ordine esecutivo di Trump riguardante la costruzione di un muro lungo il confine con il Messico, una promessa fatta in campagna elettorale per mettere un freno agli ingressi illeciti di migranti negli Usa. La Conferenza Episcopale degli Stati Uniti ha sottolineato che bisogna “costruire ponti tra le persone”, non muri. In una dichiarazione, il Presidente della Commissione per i migranti, monsignor Joe Vasquez, vescovo di Austin, ha criticato duramente la decisione e assicurato che la Chiesa statunitense farà di tutto per essere vicina agli immigrati e alle loro famiglie.
Monsignor Vasquez ha sottolineato che gli immigrati, “soprattutto i più vulnerabili, donne e bambini”, saranno ancora di più sfruttati da “trafficanti e contrabbandieri”. Il presule ha inoltre denunciato la nuova politica di detenzione ed espulsione degli immigrati annunciata dal nuovo presidente Usa. Tali politiche, ha avvertito, “divideranno le famiglie e alimenteranno il panico e la paura nelle comunità”. E ha aggiunto che non si garantisce la “sicurezza degli americani” con una escalation di detenzione degli immigrati. Il vescovo di Austin ha assicurato il sostegno e la solidarietà della Chiesa statunitense a fianco dei migranti. Ogni giorno, ha ammonito, “sperimentiamo il dolore di famiglie che lottano per vivere una vita che abbia una somiglianza di una normale vita familiare. Vediamo bambini traumatizzati”.