Cremona – A Cremona la Giornata mondiale del Migrante e del Rifugiato viene celebrata domenica 15 gennaio alle ore 15 presso la chiesa dei Santi Nazaro e Celso in San Giuseppe al Cambonino, in piazza Aldo Moro 10. Dopo il saluto iniziale di don Anton Jicmon (responsabile dell’Ufficio
per la pastorale dei migranti (Migrantes) della Diocesi), la celebrazione sarà presieduta dal vescovo Mons. Antonio Napolioni e sarà animata dalla Corale San Michele con la partecipazione ai vari momenti liturgici delle comunità ghanese, francese, romena, inglese, ivoriana, nigeriana e ucraina. Dopo la messa è previsto un rinfresco allestito da tutte le comunità partecipanti. Oltre alla Messa presieduta dal vescovo l’Ufficio per la pastorale dei migranti organizza un’altra iniziativa legata alla ricorrenza: la conferenza – aperta a tutta la cittadinanza – in programma venerdì 20 gennaio alle ore 21 al Centro Pastorale diocesano (via S. Antonio del Fuoco 9/a) dove sarà affrontato il tema proposto dal Papa: interverranno Mons. Gian Carlo Perego, Direttore generale della Fondazione Migrantes e alcuni responsabili delle strutture che gestiscono i minori migranti a Cremona.
Secondo i dati pubblicati dall’Istat, al 1 gennaio 2015, nella provincia di Cremona erano 361.610 abitanti, di cui 41.166 cittadini stranieri di varie etnie. Nella diocesi di Cremona sono presenti tre gruppi di migranti cattolici: romeni, africani e ucraini. Il gruppo più numeroso è la comunità dei romeni romano-cattolici, circa 300 dispersi in tutta la diocesi, ma con un gruppo significativo a Cremona città (un centinaio di persone) che si ritrova tutte le domeniche per la celebrazione della Santa Messa nella chiesa di San Bassano. L’assistente spirituale è don Anton Jicmon.
Il secondo gruppo più numeroso di cattolici stranieri in diocesi è quello degli africani, diviso per paese d’origine e per lingua parlata. Gli africani francofoni, circa 150 persone tra città e dintorni, hanno un proprio coro e un gruppo di matrice carismatica che si raduna nella parrocchia del Cambonino. Per tutti, santa messa una volta al mese nella Parrocchia di San Marino, seguiti da don Alois Ntedika. Il gruppo di africani anglofoni si ritrova invece a Casalmaggiore ed è seguito da un sacerdote proveniente da Parma.
Infine, il gruppo degli ucraini di rito greco cattolico (una cinquantina di persone), costituito in gran parte da donne che lavorano come badanti. Questa comunità – che nella liturgia segue il rito orientale e che si ritrova nella cappella della Caritas due volte al mese – è assistita da un sacerdote della diocesi di Brescia. Ogni domenica il gruppo ha un momento di convivialità.