Genova – “Soltanto con l’accoglienza sappiamo fare pace, un’accoglienza che non è fatta solo di casa, di cibo o di cose, ma è un’accoglienza che parte dal cuore”. Ad affermarlo monsignor Giacomo Martino, responsabile dell’Ufficio Migrantes della diocesi di Genova, durante la celebrazione che si è svolta ieri pomeriggio nella cattedrale di San Lorenzo in occasione della Giornata mondiale del migrante e del rifugiato.
Rivolgendosi al cardinale Bagnasco, mons. Martino ha affermato: “Grazie perché ha piacere di stare con noi. Grazie perché ci dà la forza di essere chiesa anche distanti da casa. Grazie perché, ancora una volta, questa casa è casa nostra e qui, ancora una volta, ci sentiamo amati da un Dio e da una comunità che non fa differenza di persone”. Del fenomeno migratorio, ha proseguito, “come Chiesa abbiamo il diritto e soprattutto il dovere di dare quella marcia in più”. Però “siamo stanchi del pregiudizio, dell’ingigantimento del fenomeno, di essere guardati in modo diverso dalla gente e pensati diversi dagli altri. Siamo affaticati nel dover continuamente ripetere il valore delle nostre tradizioni e della nostra diversità. Siamo oppressi da tante dichiarazioni spesso xenofobe. Ma non ci lasciamo vincere dalle logiche della guerra e del mondo. Chiediamo a Dio la forza, come comunità cristiana, di essere veramente capaci, come diceva San Paolo, di gareggiare nello stimarci a vicenda”. (Sir)