Città del Vaticano – “Davanti alla tragedia della perdita dei figli, una madre non può accettare parole o gesti di consolazione, che sono sempre inadeguati, mai capaci di lenire il dolore di una ferita che non può e non vuole essere rimarginata”. Papa Francesco ha commentato così la figura di Rachele, che perse i suoi figli mentre fuggivano verso l’esilio (come accade a tanti profughi e migranti in viaggio verso quella che sperano possa essere una vita migliore). “Ogni madre – ha detto Francesco durante l’Udienza generale di questa mattina, la prima dell’anno – sa tutto questo; e sono tante, anche oggi, le madri che piangono, che non si rassegnano alla perdita di un figlio, inconsolabili davanti a una morte impossibile da accettare”.