Roma – “L’equazione immigrato uguale terrorista è ingiusta e inaccettabile, ma devono essere posti in essere tutti gli sforzi e le misure di sicurezza per impedire che, nel nostro Paese, si radichino presenze minacciose o predicatori di morte”. A dirlo è stato il Presidente della Repubblica Italiana, Sergio Mattarella, nel consueto discorso di fine anno. Per Mattarella dopo l’esplosione del terrorismo internazionale di matrice islamista, la presenza di numerosi migranti “sul nostro territorio ha accresciuto un senso di insicurezza. E’ uno stato d’animo – ha detto – che non va alimentato, diffondendo allarmi ingiustificati. Ma non va neppure sottovalutato. Non rendersi conto dei disagi e dei problemi causati alla popolazione significa non fare un buon servizio alla causa dell’accoglienza”. Il Capo dello Stato si attende dall’Unione Europea “gesti di concreta solidarietà sul problema della ripartizione dei profughi e della gestione, dignitosa, dei rimpatri di coloro che non hanno diritto all’asilo”. (R.I.)