Card. Bagnasco: no a muri o trincee

Genova – “I flussi migratori non si fermano poiché le situazioni di violenza continuano a dilagare e a spopolare intere zone del pianeta: creano esodi di disperati”. Così il cardinale Angelo Bagnasco, arcivescovo di Genova e presidente della Cei, nel discorso pronunciato il 31 dicembre in occasione del Te Deum. Per il cardinale, “la risposta non è quella di innalzare muri o scavare trincee, ma quella di un’accoglienza intelligente e vigile, capace di dare una prima cura per poi passare a percorsi di vera integrazione con quanti desiderano restare e diventare popolo con noi, mostrando – come accade anche a Genova – buona volontà, serietà, apprezzamento e rispetto della cultura ospitante, partecipando attivamente alla sicurezza sociale”. Anche “in questa emergenza, rispondendo agli appelli delle Autorità competenti la comunità cristiana cerca di esserci”. A Genova, “sono 280 i richiedenti la protezione internazionale, che l’ufficio Migrantes della Diocesi segue puntualmente; e altri 175 sono accolti dalle strutture dell’Auxilium”.