Bari – “Oggi purtroppo, ancora una volta il Mare Mediterraneo, mare di cultura, mare di solidarietà, mare di collaborazione, è divenuto mare di ondate di profughi e migranti da ogni dove. Come cristiani non restiamo indifferenti a questo grido di dolore”. Con un invito a continuare a essere terra di accoglienza, il Patriarca ecumenico di Costantinopoli Bartolomeo I ha salutato la Puglia, intervenendo ieri sera al termine della celebrazione eucaristica per la solennità del Santo Patrono che si è svolta nella basilica di San Nicola presieduta dall’arcivescovo di Bari-Bitonto, monsignor Francesco Cacucci.
“Anche in un passato molto recente – ha detto il Patriarca – questa terra ha saputo essere terra di accoglienza per quelle genti che fuggivano da paesi totalitari, in cui non era possibile essere discepoli di Cristo. Nonostante le difficolta che tutto questo comporta, agli inevitabili problemi che possono sorgere, questa terra non ha mai chiuso le sue porte, non è mai rimasta indifferente al grido di aiuto di tanti fratelli e sorelle nel bisogno”. “Ma allo stesso tempo – ha aggiunto Bartolomeo – non possiamo tacere davanti allo scandalo delle mercificazione dell’essere umano, del fondamentalismo religioso che pretende di agire nel nome di Dio, dello sfruttamento dell’uomo sull’uomo e del depauperamento delle risorse naturali a vantaggio di pochi e a svantaggio di molti, soprattutto dei più poveri. La casa comune, l’ambiente naturale appartiene a Dio e noi siamo solo i suoi economi, non siamo nuovi dei senza Dio. Per questo abbiamo alzato il grido assieme al nostro amato fratello a Roma, Papa Francesco dall’Isola di Lesbo verso tutti i potenti della terra, verso coloro che hanno in mano le sorti dell’umanità, e continuiamo a farlo nel nome di Dio, Padre Onnipotente e Padre Misericordioso”. (Sir)