Roma – Il 2016 sarà l’anno record degli arrivi. Manca ancora un mese alla fine dell’anno ma ad oggi è già stato superato il numero – fino ad ora più alto – del 2014. I dati diffusi ieri dal Viminale confermano 171.299 migranti sbarcati via mare dal 1° gennaio ad oggi. Nel 2014 si registrarono complessivamente 170.100 arrivi. Si tratta di un aumento del 19% rispetto al 2015. Anche sul fronte dell’accoglienza i numeri sono esplosi: le persone ospitate dal sistema nazionale oggi sono 176.720,
con un significativo balzo in avanti rispetto alle 103.792 dell’anno scorso. È record anche per i numeri sui minori non accompagnati: nei primi dieci mesi dell’anno ne sono arrivati 22.772, contro i 12.360 di tutto il 2015. E purtroppo, numeri importanti anche per le vittime delle traversate: almeno 4.164 secondo le ultime rilevazioni dell’OIM – Organizzazione internazionale per le Migrazioni – dalle sole coste nordafricane all’Italia. Per quanto riguarda invece le nazionalità, i nigeriani rappresentano il gruppo più nutrito (35.716 arrivi) seguiti da eritrei, (20mila), cittadini della Guinea (12.352), della Costa d’Avorio (11.406) e del Gambia (11.022).
Ma il vero problema non è tanto sui numeri degli arrivi che aumentano, giorno dopo giorno, con le continue ondate di sbarchi ma soprattutto sul mancato ricollocamento previsto dal programma dell’Unione europea e fino ad oggi solo in piccolissima parte attuato. A fronte del previsto trasferimento di 40mila profughi dall’Italia in due anni, finora, in oltre un anno, i ricollocati sono stati soltanto 1.758, quasi tutti eritrei. (D.F.)