Milano – Non è l’Europa, né tantomeno l’Italia, la prima scelta dei migranti presenti in Libia. Secondo una ricerca dell’Organizzazione Internazionale per le Migrazioni (OIM), su un campione di 1.946 migranti interpellati nei nove punti di monitoraggio dei flussi migratori presenti in Libia, il 56% dei migranti vuole rimanere nel Paese del Nord Africa, mentre il 17% vuole raggiungere l’Italia, il 7% la Germania e il 5% la Francia. La grande maggioranza dei migranti provenienti da Egitto, Sudan e Ciad (81-83%) ha dichiarato di voler rimanere in Libia, mentre solo il 16% di quelli provenienti dalla Nigeria ha espresso l’intenzione di rimanere nel Paese del Nord Africa. Il 43% dei nigeriani ha detto infatti di voler continuare il viaggio alla volta dell’Italia, il 12% verso la Germania e il restante 29% verso diversi altri Paesi. L’88% delle persone interpellate ha indicato in ragioni economiche il principale fattore che le ha spinte a lasciare il loro Paese di origine. Intanto, secondo i dati dell’Agenzia Frontex, aggiornati al periodo gennaio – agosto 2016, il numero di migranti “intercettati” per rotte di provenienza è aumentato notevolmente. Per esempio, nella rotta del Mediterraneo centrale (Italia, Malta) si è passati dai 4.450 del 2010 ai 116.705 del 2016; in quella del Mediterraneo orientale (Grecia, Cipro, Bulgaria) si è passati dai 55.688 del 2010 ai 169.152 del 2016; nella rotta dei Balcani si è passati dai 2.371 del 2010 ai 122.078 del 2016. A Salerno, inoltre, tredici somali sono stati arrestati con l’accusa di trattamenti inumani e pericolosi per l’incolumità dei migranti. Infine, anche ieri sono stati 2.050 i migranti salvati al largo della Libia in tre diverse operazioni di soccorso coordinate dalla Guardia Costiera.