L’Aja – E’ stato presentato ieri sera, ad oltre 500 invitati nell’Aula Magna dell’Università di Amsterdam, il libro “1001 Italiani. Storia e storie di italiani nei Paesi Bassi”. Scritto da Daniela Tasca, è il primo studio organico in lingua italiana sul contributo dei nostri connazionali alla storia ed allo sviluppo olandese. L’idea, lanciata nella primavera 2012 dall’Ambasciatore Francesco Azzarello nel corso di un incontro con i connazionali ad Eindhoven, è poi diventato un progetto editoriale sponsorizzato dall’Ambasciata d’Italia a L’Aja, con un contributo anche del Ministero degli Esteri e della Cooperazione Internazionale di Roma, in collaborazione con la Fondazione Stichting Culturissima/1001 Italianen. Le quasi 300 pagine del volume si concentrano sul periodo che va dalla fine del Settecento ai giorni nostri. Vi trovano posto spazzacamini, terrazzieri, figuristi e gelatai dell’Ottocento, minatori ed operai della grande industria dal Secondo dopo-Guerra alla fine degli anni Sessanta, i “ribelli” degli anni Settanta, artisti, ristoratori, gli Erasmus, docenti e ricercatori universitari, scienziati, espatriati e “transmigranti” dell’epoca attuale. Alcuni, discendenti di pionieri e “nuovi migranti”, diventano i protagonisti dei racconti della seconda parte del libro. Fra loro il toccante racconto del poeta Giuseppe Mucchi che per scelta vive da senzatetto ad Amsterdam. “Anche io ho lasciato la mia amata ed amara terra, la Sicilia, a 22 anni – sottolinea la Tasca – per curiosità culturale, una dei 1001 italiani studenti Erasmus. Dopo una decina d’anni da felice straniera, ho sentito l’esigenza di scandagliare me stessa, l’identità e la cultura da cui provenivo, nonchè di cercare conferme in altri con la mia stessa esperienza. Ho scoperto una verità molto semplice: un migrante è sempre un migrante, indipendentemente dalle ragioni per cui se ne va. E senza più vergogna, ma con orgoglio, ho riscoperto la mia identità di emigrata. Questo libro si propone di porre in parte rimedio ad un vuoto di informazione su un importante spaccato di storia italo-olandese. Si tratta di uno sguardo parziale e spesso soggettivo, non certo di un volume di storia tradizionale”. “Daniela Tasca ha avuto il merito – osserva l’Ambasciatore Azzarello – di codificare e sistematizzare, senza pretese puramente scientifiche, tantissimo materiale, gettando le basi per approfondimenti futuri di appassionati e studiosi. Questo libro vuole essere un dono dell’Italia ai nostri connazionali in terra olandese, attori della storia ed eccellenze odierne in tutti i campi. Ma vuole anche essere uno strumento di conoscenza e riferimento fuori dai Paesi Bassi. Dopo quattro anni di gestazione, è un’emozione vedere il prodotto finale di questo progetto e poterlo condividere”.