Roma – L’Associazione 21 Luglio esprime “forte preoccupazione” per il progetto di costruzione di un “eco-villaggio” nel quale trasferire i circa 250 rom che attualmente vivono nell’insediamento formale di Masseria del Pozzo a Giugliano, in provincia di Napoli. La misura, frutto di un’intesa tra il Comune di Giugliano, la Regione Campania e il Ministero dell’Interno – informa oggi l’associazione – avrebbe come conseguenza “inevitabile quella di reiterare la segregazione spaziale su base etnica e le violazioni dei diritti umani di persone che già sono state oggetto di una politica discriminatoria che li ha confinati in un’area insalubre, adiacente a una discarica ad alto tasso di inquinamento ambientale per la comprovata presenza di rifiuti tossici e con condizioni abitative al di sotto degli standard”. Il trasferimento dei rom di Masseria del Pozzo nel nuovo cosiddetto “eco-villaggio” evidenzierebbe, ancora una volta – si legge nella nota – l’approccio meramente emergenziale e l’assenza di una pianificazione di medio e lungo termine, da parte delle autorità locali e nazionali, nell’affrontare la ‘questione abitativa dei rom’”.
Se, da un lato, l’Associazione 21 luglio considera “positivo” il superamento del ghetto di Masseria del Pozzo, nell’ottica della Strategia Nazionale di Inclusione dei Rom approvata dal governo italiano nel 2012, dall’altro la soluzione di trasferire i rom nel nuovo “eco villaggio” porterebbe alla “nascita” dell’ennesimo “mega-campo” (dato che dalla documentazione si evince la possibilità che il nuovo insediamento potrà in futuro ospitare altri rom)”.