Torino – Questa mattina alle 12.00, presso la chiesa del Santo Volto a Torino, l’arcivescovo mons. Cesare Nosiglia presiede la Festa dei Popoli, l’annuale celebrazione con le comunità immigrate, volontari e operatori impegnati nell’attenzione di fratelli e sorelle che arrivano da altri Paesi. Momento di incontro, di festa e di preghiera per tanti uomini e donne cattolici che arrivano da altri Paesi del mondo e che oggi vivono a Torino. Momento molto atteso e partecipato carico di emozioni e di esperienze. Sono 230 mila i migranti nella diocesi e circa 160 mila nella città di Torino. Per i cattolici che arrivano in città l’Ufficio per la Pastorale dei Migranti (Migrantes) promuove spazi e luoghi di preghiera nelle diverse lingue con la presenza di cappellani etnici e iniziative di sensibilizzazione e di apertura affinché le parrocchie siano sempre più luoghi di incontro e accoglienza, comunità interculturali di credenti. La celebrazione si aprirà con il saluto e il messaggio del direttore dell’Ufficio Migrantes Sergio Durando, all’Arcivescovo, per l’impegno e l’attenzione al mondo delle migrazioni e in particolare alle fragilità e alle periferie che mons. Nosiglia sempre ha manifestato e testimoniato nella sua azione pastorale. Un anno particolare, il 2015, segnato prima dall’invito del Vescovo alle famiglie e alle unità pastorali della diocesi torinese ad accogliere una famiglia o un gruppo di rifugiati, seguito poi dall’appello di Papa Francesco il 6 settembre scorso a tutte le parrocchie d’Europa. Un tempo carico di impegni per la MIgrantes impegnata a coordinare l’avvio e l’inserimento dei rifugiati nelle parrocchie e nelle famiglie.