Francoforte – Nei giorni scorsi è morto don Giovanni De Florian, per tanti anni missionario con gli italiani in Germania. La morte è avvenuta – informa il delegato nazionale delle MCI, padre Tobia Bassanelli – nel giorno dell’Immacolata , l’8 dicembre. Il funerale si svolgerà oggi pomeriggio nella chiesa del suo paese natio, presso la parrocchia S. Eliseo, a Tesero, in provincia di Trento, offiaciati dall’arcivescovo di Trento, mons. Luigi Bressan.
“Il suo ricordo – scrive padre Bassanelli – è sempre molto vivo in particolare a Francoforte, dove aveva retto la Missione italiana dal novembre del 1978 fino al pensionamento, nel gennaio del 2002”. Da pensionato, su incarico del vescovo di Limburg, mons. Franz Kamphaus, aveva continuato ad impegnarsi nella pastorale ospedaliera, presso le Städtische Kliniken Frankfurt Höchst. Nel giugno del 2011, con una salute già molto fragile, si congedava da Francoforte, e faceva rientro in Italia, nella sua diocesi.
Nato a Tesero (TN) il 5.10.1934, era stato ordinato sacerdote il 14.3.1959. Nominato cappellano a Mezzolombardo e poi a S. Giuseppe a Trento, arriva in Germania nell’ottobre del 1965, a Saarbrücken. Dal dicembre dello stesso anno passa alla Mci di Wiesbaden, che guida fino al luglio del 1972, quando viene nominato Referent nazionale del Caritasverband per assistenti sociali italiani in Germania. “Questa esperienza nel mondo della diaconia e del sociale – aggiunge p. Bassanelli – caratterizzerà il suo successivo lavoro nella pastorale parrocchiale, quando gli viene affidata la grande metropoli sul Meno. Nei suoi 23 anni trascorsi a Francoforte si è distinto in modo particolare a favore delle persone e dei gruppi più disagiati della Comunità. La visita ai carcerati, l’accoglienza dei bisognosi e l’aiuto alle famiglie in difficoltà sono stati sempre al primo posto nel suo lungo servizio pastorale”.
La Comunità italiana di Francoforte lo ricorderà in modo particolare nella messa di domenica 13 dicembre, alle ore 11,30 nella St. Antonius-Kirche.
La Migrantes, mentre ne raccomanda l’anima al Buon Pastore, Cristo Gesù, esprime la propria riconoscente partecipazione alla comunità diocesana e ai familiari.