Bucarest – Migliorare la situazione economica, sostenere le famiglie con figli con misure concrete, diminuire la mortalità e ampliare l’accesso al sistema sanitario. Sono alcune delle raccomandazioni che emergono dal rapporto sullo sviluppo demografico in Bulgaria fino al 2030, elaborato dall’Accademia delle scienze bulgara, e presentato nel palazzo del Consiglio dei ministri a Sofia. Secondo Mitko Dimitrov, presidente dell’Istituto economico, “vista l’irreversibilità dei processi demografici, invece di rifiutare i migranti, sarebbe meglio accoglierli come risorsa per il Paese e integrarli nella società”. A suo avviso, “è necessario trovare degli stimoli per far tornare anche una parte degli emigrati bulgari all’estero”. Particolare accento è stato posto sulle proposte di sostegno alle famiglie: facilitare l’accesso agli asili nido e alle scuole materne, applicare politiche di conciliazione lavoro-famiglia, e fare cambiamenti nel sistema sociale e previdenziale che incentivino la nascita di un secondo figlio. Il tasso di natalità della Bulgaria (9,4 per mille) è vicino alla media europea mentre il tasso di mortalità è il più alto nell’Ue: circa il 15 per mille.