Roma – “La stragrande maggioranza di tutto il nostro impegno è rivolto verso la nostra popolazione. Non si tratta di scegliere tra italiani o stranieri. I poveri sono poveri”. Così l’arcivescovo di Torino, mons. Cesare Nosiglia, in una intervista a TG2000 il Telegiornale di Tv2000 ha risposto ieri alla provocazione del leader della Lega, Matteo Salvini, che su Twitter nei giorni scorsi aveva scritto ‘Arcivescovo di Torino: ‘ospitalità completa’ per almeno 5 immigrati a parrocchia. Riusciranno a mantenere anche 5 italiani in difficoltà?’.
Mons. Nosiglia aveva rivolto un appello alle famiglie torinesi affinché accogliessero un rifugiato nelle loro case e alle Unità Pastorali affinché individuassero parrocchie, case di riposo, istituti ecclesiali, in grado di accogliere cinque profughi. (/siti_migrantes/migrantes_online/00015979_Mons__Nosiglia_su_accoglienza_ai_profughi__lettera_messaggio_alla_diocesi_e_ai_cittadini_.html )
“E’ una risposta concreta – ha spiegato l’arcivescovo di Torino – a tutte le polemiche, le chiacchiere e i discorsi sull’immigrazione”. Si tratterebbe di un’ospitalità non solo notturna ma completa per alcuni mesi. In attesa della risposta di parrocchie e istituzioni sono già 20 le disponibilità di singoli e famiglie: “Proprio questa mattina – ha concluso mons. Nosiglia – è arrivata una persona che mi ha detto ‘mia mamma ha un appartamento con un piccolo orto, abbiamo deciso di metterlo a disposizione”.
“E’ una risposta concreta – ha spiegato l’arcivescovo di Torino – a tutte le polemiche, le chiacchiere e i discorsi sull’immigrazione”. Si tratterebbe di un’ospitalità non solo notturna ma completa per alcuni mesi. In attesa della risposta di parrocchie e istituzioni sono già 20 le disponibilità di singoli e famiglie: “Proprio questa mattina – ha concluso mons. Nosiglia – è arrivata una persona che mi ha detto ‘mia mamma ha un appartamento con un piccolo orto, abbiamo deciso di metterlo a disposizione”.