Milano – Dopo le parole di Papa Francesco ieri ai giovani del Movimento Eucaristico Giovanile questa mattina il quotidiano Avvenire in prima pagina pubblica un editoriale, a firna dek direttore Marco Tarquinio, dal titolo “No al cinismo che uccide”. Papa Francesco aveva detto che non difendere, non sostenere e non accogliere i profughi “è guerra, si chiama violenza, si chiama uccidere”.
“Il cinismo – scrive Tarquinio – uccide tanto quanto esplosivi, mitra e coltelli”.
Chi, in Italia come in qualunque altra parte d’Europa e del mondo, capovolge la disperazione di questi perseguitati in atto di ‘invasione’” è “un complice attivo di dittatori, sfruttatori, trafficanti e tagliagole”. “Siamo stanchi – prosegue l’editoriale del quotidiano cattolico – di questa politica vuota di ideali e di sagge iniziative che gioca a svuotare il cuore della gente per riempirlo di risentimento” anche spacciando “le favole false, feroci e tristi dei migranti trattati da ‘signori’ a scapito dei poveri di casa nostra”. “Siedono in Parlamento, hanno diritto di parola e di voto in Europa, governano: si decidano – il richiamo del direttore di Avvenire – a fare ciò che è giusto e la smettano di parlare a vuoto. Per far finire affari e tragedie sulla pelle dei perseguitati e dei poveri non servono bombe, servono corridoi umanitari presidiati dall’Onu e, nel nostro caso, dalla Ue. Servono idee chiare e la consapevolezza che il cinismo uccide tanto quanto esplosivi, mitra e coltelli”. (R.I.)