Roma – Nei giorni scorsi il Consiglio di Stato si è pronunciato, dopo “una precisa richiesta dell’ufficio legislativo del Ministero del Lavoro circa l’apertura dei bandi di servizio civile agli stranieri comunitari e lungo soggiornanti, affermando che la norma della legge del 2002 – che vietava agli stranieri di poter fare il servizio civile,- va disapplicata e che dunque i prossimi bandi dovranno essere aperti anche a coloro che non hanno la cittadinanza italiana”. Lo ha annunciato il Sottosegretario di Stato al Ministero del Lavoro e delle Politiche sociali, con delega al servizio civile, Luigi Bobba, ricordando anche come questo pronunciamento arrivi a distanza di qualche giorno dall’ordinanza della Cassazione che ha rimesso la questione alla Corte Costituzionale. Ricordiamo come nell’ultimo bando nazionale siano state complessivamente 612 le domande presentate da giovani stranieri, mentre 92 sono quelli avviati grazie ad una sentenza del Tribunale di Milano che ha permesso per la prima volta questa possibilità. “Finalmente – spiega Bobba – un po’ di chiarezza e sopratutto non andremo più incontro a ricorsi e a tempi necessariamente più lunghi per la gestione dei prossimi bandi”. “Il Dipartimento della Gioventù e del Servizio civile è già pronto ad emanare i prossimi bandi straordinari di Servizio civile nazionale per i volontari da impiegare nei progetti di accompagnamento dei grandi invalidi e dei ciechi civili e la selezione di volontari da impiegare nei progetti autofinanziati dalle regioni, prevedendo la possibilità che anche i cittadini stranieri vi partecipino. Questi ultimi saranno, così, chiamati alla costruzione di una democrazia più partecipata e a vivere in modo più consapevole l’appartenenza alla nostra comunità”, ha spiegato ancora il Sottosegretario. (F.S.)