New York – La prima Conferenza mondiale sui popoli indigeni, tenuta a New York a margine dell’Assemblea generale dell’Onu, si è conclusa con l’approvazione di un documento per l’attuazione e il rafforzamento dei diritti già previsti dalla specifica Dichiarazione dell’Onu del 2007. Alla conferenza hanno partecipato un migliaio di delegati in rappresentanza di 370 milioni di persone di cento Paesi. Principali argomenti sono stati il diritto alla terra e lo sviluppo sostenibile. Si è parlato anche di razzismo, definito dalla guatemalteca Rigoberta Menchú, premio Nobel per la pace nel 1992, una patologia che mina l’integrità del genere umano.