Cracovia: giovani europei per un mondo senza violenza

Roma – Da oggi a sabato 20 settembre si svolgerà ad Auschwitz-Cracovia la quarta edizione dell’Incontro Internazionale “Giovani europei per un mondo senza violenza”, promosso dalla Comunità di Sant’Egidio. All’incontro parteciperanno 1.000 giovani provenienti da Cechia, Georgia, Italia, Polonia, Romania, Russia, Slovacchia, Ucraina, Ungheria. Nel 2008, 2010 e 2012 si sono svolte le precedenti edizioni, cui hanno partecipato migliaia di giovani dell’Europa centro-orientale. La memoria dell’orrore della seconda guerra mondiale, dell’abisso della Shoà e del Porrajmos (lo sterminio di Rom e Sinti), è stata un riferimento decisivo per contrastare le manifestazioni di antisemitismo, antigitanismo, xenofobia e razzismo ancora diffuse nelle società europee. È un’urgenza avvertita a livello non solo europeo, ma globale. L’incontro di quest’anno è segnato dall’urgenza della pace in un mondo che è costellato da fuochi di guerra, anche in Europa con il conflitto nelle regioni orientali dell’Ucraina. Esso si svolge a cento anni dall’inizio della prima guerra mondiale, quando milioni di giovani europei si mobilitarono per andare a combattere.  L’incontro di Auschwitz-Cracovia è il risultato di un ampio lavoro di preparazione nelle scuole e nelle Università dei paesi coinvolti nel corso dell’anno scolastico/accademico 2013/2014. Attraverso cicli di lezioni, seminari di approfondimento, incontri con testimoni, proiezioni di filmati sono stati raggiunti circa 30.000 giovani (dei quali 6.000 in Ucraina), nelle scuole superiori e nelle principali Università di numerose città dell’Europa centro-orientale. L’evento è in continuità con l’Incontro Internazionale di Preghiera per la Pace promosso dalla Comunità di Sant’Egidio, che si è appena concluso ad Antwerpen con la partecipazione di più di 300 leader religiosi, rappresentanti politici, uomini di cultura e umanisti e di migliaia di giovani da tutto il mondo. I giovani convocati da Sant’Egidio cercheranno nella memoria della seconda guerra mondiale, della Shoà e del Porrajmos, le ragioni per un futuro di pace in un’Europa ferita dalla guerra. Tra loro anche trecento giovani provenienti dall’Ucraina e dalla Russia uniti dal comune desiderio e dalla comune ricerca della pace. Il programma prevede l’intervento di alcuni testimoni dei genocidi perpetrati dai nazisti contro la popolazione ebraica e contro Rom e Sinti durante la seconda guerra mondiale. In due assemblee a Cracovia, oggi, parleranno Rita Prigmore, donna sinti di Würzburg (Germania), vittima degli esperimenti medici nazisti; e Mordechai Peled, ebreo di origine romena, sopravvissuto al campo di sterminio di Auschwitz-Birkenau. Domani, venerdì 19 settembre, dopo avere visitato il museo del campo di Auschwitz, i giovani saranno nel campo di sterminio di Auschwitz-Birkenau, dove dopo una marcia silenziosa deporranno ghirlande di fiori al monumento memoriale delle vittime del campo e proclameranno nelle varie lingue l’appello per un mondo senza violenza.