Roma – “Il Mediterraneo è ancora teatro di una nuova tragedia, in acque libiche. I morti aumentano, ma non aumenta la consapevolezza europea di un impegno più condiviso per dare continuità a Mare nostrum, per costruire corridoi umanitari, per rafforzare la possibilità di visti d’ingresso nei diversi paesi europei per chi è in fuga da conflitti e persecuzioni”.
Lo afferma oggi mons. Gian Carlo Perego, direttore Generale della Fondazione Migrantes dopo i recenti sbarchi che hanno causato ancora morti nelle acque del Mediterraneo. “Popoli, famiglie in cammino – aggiunge il sacerdote – chiedono più che di rafforzare i nostri arsenali di armi la revisione e l’ampliamento di politiche di sviluppo, proprio a partire dai Paesi di provenienza di giovani, uomini e donne, bambini che stanno arrivando, se la morte non li ferma prima, sulle nostre coste: Siria e Palestina, Eritrea, Somalia, Mali, Senegal, Nigeria e Gambia, Afganistan e Pakistan”