Roma – La crisi incide anche sulla dinamica migratoria e la rallenta. Lo si evince dai dati del Rapporto annuale 2014″ dell’Istat presentato a Roma questa mattina. Il rapporto dell’Istituto di statistica italiano segnala come gli ingressi di cittadini stranieri, pur restando numerosi, nel 2012 siano stati 321mila, il 27,7% in meno rispetto al 2007. In aumento invece il numero di stranieri che lasciano l’Italia; nel 2012 le cancellazioni sono state circa 38mila (+17,9% rispetto all’anno precedente). Secondo l’Istat per gli uomini stranieri il tasso di occupazione è sceso al 67,9 per cento (14 punti in meno). Per le donne la diminuzione è stata più contenuta (-3,4 punti) e il tasso ha raggiunto il 49,3 per cento. La migliore performance delle donne è dovuta al fatto che esse sono prevalentemente inserite nell’unico settore – i servizi alle famiglie – che ha conosciuto un incremento dell’occupazione.
Le difficoltà di lavoro riguardano anche i giovani italiani che cercano nuove opportunità al di là dei confini dell’Italia: nel 2012 hanno lasciato il Paese oltre 26mila giovani tra i 15 e i 34 anni, 10mila in più rispetto al 2008. Secondo l’Istat dal 2008 al 2013 sono stati circa 100 mila i giovani italianio che hanno lasciato il nostro Paese.
Le difficoltà di lavoro riguardano anche i giovani italiani che cercano nuove opportunità al di là dei confini dell’Italia: nel 2012 hanno lasciato il Paese oltre 26mila giovani tra i 15 e i 34 anni, 10mila in più rispetto al 2008. Secondo l’Istat dal 2008 al 2013 sono stati circa 100 mila i giovani italianio che hanno lasciato il nostro Paese.