Roma – Stereotipi e pregiudizi caratterizzano spesso il primo approccio con il diverso, lo straniero che solitario o in gruppo bussa alla porta del nostro paese. Il tema è al centro delle agende internazionali umanitarie, di sviluppo e della sicurezza, e diventa sempre più una priorità nelle discussioni attuali. I media in questo giocano un ruolo fondamentale, presenti come sono nella vita di ciascuno di noi. Di questo si parlerà nel corso di una tavola rotonda che si svolgerà a Roma il 24 maggio prossimo su iniziativa dello CSER, Centro Studi Emigrazione di Roma, con oltre 50 anni di vita e di ricerca nel settore, dal SIMI, Istituto di formazione universitaria sui temi migratori incorporato alla Pontifica Università Urbaniana, dall’Ufficio di Comunicazione degli Scalabriniani e dalla Famiglia Paolina, capofila della Settimana della Comunicazione in Italia.
I relatori spazieranno dal recupero della saggezza degli antichi sul tema (P. Innocenzo Cardellini) all’intreccio di comunicazione e manipolazione del pensiero comune sul mondo migrante (Arianna Montanari), dal tema della disuguaglianza tra vecchi e nuovi cittadini italiani (Paola Di Lazzaro) alla presa d’atto che il multiculturalismo è una colorata realtà e non una minaccia (Luigi Manconi, Valentina Brinis).