Lamezia – “La vita non è un sogno di carta. Angela e l’altra Calabria”. E’ il titolo del video realizzato dal Laboratorio di Comunicazione sociale della Calabria nell’ambito del progetto Fqts ( Formazione quadri terzo settore) finanziato dalla Fondazione con il Sud e sostenuto da Forum Terzo Settore, Convol, Csv Net e Consulta del volontariato. Protagonista del video è Angela Martino, una docente di lingue straniere originaria del vibonese che parla di come è cambiata la sua vita da quando ha scoperto di avere la sclerosi multipla all’età di 40 anni. Ai corsisti del laboratorio che l’hanno intervistata, Angela ha raccontato di “quando una mattina si è svegliata e lei ( la malattia) già c’era nella sua vita perché il suo corpo mezzo addormentato e infreddolito non rispondeva più ai suoi stimoli”. Un ‘colpo’ durissimo per chiunque e che Angela ha superato psicologicamente grazie al mondo del sociale. La malattia le ha fatto incontrare l’associazionismo, l’universo di chi ogni giorno si spende per gli altri, per le persone che sono in difficoltà fisica e psichica. Oggi, anche Angela Martino è impegnata socialmente e continua a vivere la sua vita di sempre, insegnando e coltivando i suoi tanti interessi con grande grinta ed entusiasmo. Grazie all’associazionismo organizzato, come lei stessa afferma nel video, Angela non vive “in maniera individuale e individualistica la malattia”. Il progetto Fqts coinvolge sei regioni del Sud (Basilicata, Calabria, Campania, Puglia, Sardegna e Sicilia); in Calabria le attività sono coordinate da Nunzia Coppedè che è fra i fondatori della Comunità Progetto Sud ed è l’attuale presidente della Fish Calabria. Obiettivo di Fqts è l’infrastrutturazione sociale del Sud Italia, la formazione dei nuovi quadri dirigenti del mondo dell’associazionismo e del volontariato che deve essere intesa come volano di crescita e sviluppo per il Meridione. Il laboratorio di Comunicazione sociale è stato animato da corsisti provenienti da tutta la Calabria in rappresentanza di diverse realtà dell’associazionismo e del volontariato. I partecipanti al laboratorio, in linea con il tema “Terzo settore e questione meridionale” assegnato al laboratorio dai responsabili del progetto, hanno racchiuso la testimonianza di Angela in una “cornice” teatrale. Su un palcoscenico buio e spoglio, simbolo di una Calabria depredata e umiliata da secoli di malapolitica e malaffare, gli stessi corsisti hanno fatto volare la fantasia sognando una Calabria migliore. Una terra che non sia più ostaggio di persone senza scrupoli che le hanno rubato l’anima, calpestando la sua storia e le sue tradizioni millenarie, che hanno violato la sua straordinaria ricchezza paesaggistica e ambientale. Dal palcoscenico la scena si è spostata all’uliveto del parco “Peppino Impastato” di Lamezia inondato di sole: dal buio alla luce, una contrapposizione voluta dagli stessi corsisti per rappresentare in maniera ancora più plastica e incisiva i contrasti della terra calabrese. Il parco “Impastato” è il luogo dove i partecipanti del laboratorio hanno incontrato Angela, un ‘set’scelto ad hoc in quanto l’area verde è stata per anni uno spazio degradato e abbandonato. Da qualche anno, il parco è gestito dall’impresa sociale Talìa che l’ha pienamente riqualificato e reso polifunzionale, restituendolo alla fruizione della comunità. Dalla location ‘sociale’, scenario di bellezza mediterranea, parte un messaggio di speranza, di volontà di cambiamento: la Calabria può voltare pagina, ma i calabresi false promesse e illusioni non ne vogliono più perché “la vita non è un sogno di carta”.