Mons. Montenegro: “Qui i fatti. Le polemiche restino altrove”

Agrigento – “Dal primo di gennaio ad oggi sono passati da Pozzallo 5 mila-6 mila migranti, non possiamo dire si tratti di una normale accoglienza. Quello che mi preoccupa di più sono le dichiarazioni del ministro Alfano che prevede ve ne siano circa 600 mila pronti a partire. Quindi sono seriamente preoccupato, perché non so se riusciremo ad attuare questa politica dell’accoglienza e dell’integrazione qui a Pozzallo”.
Sono parole di Francesco Montenegro, arcivescovo di Agrigento e presidente della Commissione episcopale per le migrazioni della Cei e della Fondazione Migrantes. “Mentre a livello nazionale ci sono schermaglie tra la Lega, Forza Italia e il ministro Alfano, noi – ha spiegato il presule durante un’intervista a Radio Vaticana – facciamo i fatti: siamo per la politica dell’accoglienza e dell’integrazione. I miei concittadini sono ospitali, accoglienti, solidali”. Basti un esempio: “Il giorno di Pasqua, a mezzogiorno, quando in piazza c’è l’incontro tra la Madonna e il Gesù Risorto, il Gesù Risorto è stato portato a spalla da tanti migranti di religione cattolica. Vi lascio immaginare quali siano stati gli applausi dei miei concittadini nei confronti di questi ragazzi, che sono persone perbene, laureati, diplomati e che si comportano benissimo. Ci vuole poco per un cittadino pozzallese ad accogliere una persona e farla sentire una dei nostri”. Sono i numeri a preoccupare “ma non l’arrivo di queste persone. Non so, infatti, se riusciremo a dare ospitalità a tutti. Noi vogliamo essere ospitali nel migliore dei modi possibile. Non so dire se sia un male o un bene quest’operazione Mare Nostrum, sicuramente ha portato molte più persone degli anni precedenti, ma ha evitato delle sciagure in mare, con la perdita di vite umane”.