Roma – Le domande di Asilo presentate in Italia sono state 27.830, con un aumento del 60% rispetto all’anno precedente. In Europa sono aumentate del 32%. Il principale Paese d’origine dei richiedenti asilo è la Siria. Questi i principali dati del Rapporto annuale 2014 del Centro Astalli, sede italiana del Servizio dei gesuiti per i rifugiati (Jrs), presentato questa mattina al teatro Argentina di Roma. Fa pensare – notano al Centro Astalli – il significativo scarto tra persone sbarcate sulle coste italiane nel corso dell’anno, 42.925, e le richieste d’asilo presentate. Un altro dato che fa riflettere è la differenza tra il numero dei richiedenti asilo siriani in Italia (appena 695) e quello registrato in Paesi del nord Europa come la Svezia (16.317) e la Germania (11.851). Questi dati dicono che chi cerca protezione è ben consapevole della difficoltà del contesto italiano e cerca in ogni modo un’altra destinazione. Il totale dei pasti distribuiti dalla mensa nel 2013 (102.675) è rimasto costante rispetto al 2012, con una media giornaliera di pasti offerti tra le 350 e le 400 unità. È un dato che conferma tragicamente l’incapacità del sistema di accoglienza italiano di dare risposte, persino ai bisogni più immediati. Le nazionalità più rappresentate sono sostanzialmente in linea con i principali Paesi di origine dei richiedenti asilo in Italia: Mali, Costa d’Avorio, Afghanistan, Senegal, Pakistan, Eritrea, Nigeria, Guinea. Pochissimi i siriani, a conferma del dato nazionale. In netto aumento gli utenti del Centro Astalli in Sicilia, regione particolarmente sollecitata dagli sbarchi di migranti forzati, e in particolare a Palermo, dove si è registrato un aumento di quasi il 20% rispetto al 2012.