Roma – Sarà presentato domani il Rapporto 2014 del Centro Astalli, una fotografia aggiornata sulle condizioni di circa 21.000 richiedenti asilo e rifugiati che durante il 2013 si sono rivolti alla sede italiana del Servizio dei Gesuiti per i Rifugiati e hanno usufruito dei servizi di prima e seconda accoglienza che l’Associazione gestisce. Per ogni settore, il Rapporto contiene statistiche e commenti con cui racconta la presenza dei migranti forzati che da gennaio a dicembre 2013 sono entrati in contatto con l’Associazione. Anche nel 2013, seguendo un trend degli ultimi anni, i migranti forzati che si rivolgono al Centro Astalli continuano ad essere numerosi: circa 21.000 le persone incontrate nei servizi del Centro Astalli di Roma. 37.000 il numero complessivo degli utenti assistiti in tutte le sedi territoriali dell’Associazione. La crisi economica continua a colpire in modo particolare i più vulnerabili. Anche persone che da tempo avevano intrapreso un percorso di autonomia sono state costrette a rientrare nel circuito dell’assistenza. Sempre numerose, tra le persone incontrate, le vittime di tortura: ne sono state individuate e assistite 713, per la maggior parte provenienti da Paesi africani. Il Rapporto, oltre a contenere un resoconto di un anno di attività del Centro Astalli, vuole essere uno strumento per capire quali sono le principali nazionalità dei rifugiati che giungono in Italia per chiedere asilo. Quanti di loro riescono a ottenere il riconoscimento dello status di rifugiato o la protezione umanitaria. Quanti hanno rischiato la vita affrontando viaggi per mare o per terra ai limiti della sopravvivenza per giungere in Europa. A chiudere il rapporto una sezione dedicata alla visita di Papa Francesco alla mensa del Centro Astalli, lo scorso 10 settembre, con testi e foto inedite. Alla presentazione interverranno P. Federico Lombardi, Direttore della Sala Stampa della Santa Sede, P. Giovanni La Manna, Presidente del Centro Astalli, Berardino Guarino, Direttore dei Progetti del Centro, Marino Sinibaldi, Presidente del Teatro di Roma. Ad aprire i lavori, il saluto di Ignazio Marino, Sindaco di Roma Capitale.