Cisf: il punto di vista degli “italiani” sugli immigrati

Roma – Il Rapporto Cisf 2014 sul tema “Le famiglie di fronte alle sfide dell’immigrazione”, per la prima volta ha raccolto le opinioni di 4mila famiglie, descrivendo diversi atteggiamenti, paure e rappresentazioni del fenomeno migratorio. Paure che – ha spiegato Pietro Boffi, responsabile del Centro Documentazione del Cisf – sono “nella stragrande maggioranza dei casi determinati dall’impatto dei mass-media, mentre tutte le volte che le persone si incontrano davvero faccia a faccia, la diffidenza e le paure non scompaiono del tutto, ma diminuiscono in modo significativo”. Per il 57,2% degli italiani, gli immigrati che vivono in Italia sono “troppi”. Il 42,7% degli italiani è “abbastanza d’accordo” sul fatto che gli immigrati siano necessari per fare il lavoro che gli italiani non vogliono fare. Per niente d’accordo il 19,6%. Il 47% è “abbastanza d’accordo” sul fatto che gli immigrati ricevano dallo Stato in termini di assistenza, sanità, scuola e pensioni più di quello che versano in termini di tasse; “per niente” d’accordo il 6%. Quasi il 70% degli intervistati ritiene che l’aumento degli immigrati favorisca il diffondersi del degrado e della criminalità. Secondo il sondaggio Cisf, il 58% degli intervistati si dice scettico sulla tenuta del rapporto di coppia tra italiani e immigrati. Per il 71,3% del campione il ricongiungimento dei familiari più stretti (coniuge e figli) degli immigrati regolari presenti in Italia favorisce la loro integrazione sociale.