P. Mioli: sacerdote solo da 60 anni

Reggio Calabria – La parrocchia di Sant’Agostino a Reggio Calabria, domenica 16 Marzo si è ritrovata per festeggiare Padre Bruno Mioli: 85 anni di cui 60 dedicati alla Chiesa. Padre Bruno ha abbracciato, ormai 60 anni fa, il carisma del beato Giovanni Battista Scalabrini e si è fatto missionario instancabile con e verso i migranti, i rifugiati, con coloro che sbarcano con i loro carichi di dolore sulle nostre coste; è stato educatore e formatore di tanti studenti e seminaristi; per 20 anni ha prestato servizio presso la Migrantes a Roma. Il suo agire porta alla mente l’espressione di S. Agostino “canta e cammina”: camminare, anche se con fatica, ma senza spegnere il canto, la felicità, l’entusiasmo. Tutta la comunità è stata coinvolta: dai migranti alle varie associazioni e realtà pastorali presenti. Domenica nel primo pomeriggio, anche per venire incontro alle esigenze lavorative dei migranti, Padre Bruno si è ritrovato in piazza, attorniato dai bambini presenti in parrocchia, per una mini intervista. Da un lato le loro tante curiosità, dall’altro l’entusiasmo del padre nel raccontare alcuni momenti salienti della sua vita: il giorno della prima comunione, la vita di migrante in Francia, le sue amicizie, la decisione di diventare missionario per quanti lontano dal proprio paese, corrono il pericolo di perdere la fede, la felicità di servire Gesù. Il tempo scorre in fretta, alle 16.30 inizia la celebrazione eucaristica multietnica, presieduta dal missionario. Sono presenti sacerdoti e diaconi della diocesi di Reggio Calabria – Bova, il tutto coordinato dal parroco Padre Franco Mazzone. Durante l’omelia Padre Bruno ricorda il giorno dell’ordinazione, il 19 marzo 1954 e il giorno della prima messa a Roma. Stasera l’emozione è più forte, perchè l’Eucarestia è più partecipata, concelebrata assieme. E’ tornato indietro al giorno della sua chiamata, richiamando il Vangelo della Trasfigurazione, si è sentito preso per mano, 60 anni fa, dal Signore come Pietro, Giacomo e Giovanni e condotto per circa 25000 volte sul monte dell’eucarestia. Alla celebrazione è seguito il Musical “Frontiere”, attraverso il quale si è raccontata l’esperienza della migrazione e la speranza legata all’idea che “la patria è la terra che dà il pane” (G.B. Scalabrini). Si conclude così una giornata di gioia, di lode di emozioni, di affetto, augurando ancora a Padre Bruno di continuare con lo stesso entusiasmo, vitalità, energia, per molti anni ancora, il suo servizio d’amore verso tutti. (Francesca Roscitano)