Srilankesi in Italia: sabato l’incontro con Papa Francesco

Città del Vaticano – Sabato scorso oltre 10mila fedeli dello Sri Lanka, presenti in Italia, si sono ritrovati nella Basilica di San Pietro per una celebrazione eucaristica presieduta dal card. Albert Malcolm Ranjith Patabendige Don, arcivescovo di Colombo e Presidente della Conferenza Episcopale del Paese. Al termine un incontro con Papa Francesco che nel suo discorso ha sottolineato come lo Sri Lanka “è chiamata la perla dell’oceano Indiano, per la sua bellezza naturale e la sua conformazione. Si dice – ha detto – che la perla è formata dalle lacrime dell’ostrica. Purtroppo, molte lacrime sono state versate negli ultimi anni, a motivo del conflitto interno che ha provocato tante vittime e causato tanti danni” sottolineando che per costruire un futuro di pace e di speranza, non c’è altro da fare che imboccare la strada della riconciliazione. Presentando al Papa la comunità dei srilankesi in Italia il cardinale ha detto che è “tutta gente che, se ha fortuna, svolge i lavori più umili, come domestici, badanti, e operai nelle fabbriche. Altrimenti, come tanti qui, restano senza lavoro o hanno un’occupazione part-time. Molti vivono in condizioni dure e difficili”. L’incontro si è concluso con uno dei canti tradizionali richiesto direttamente dal pontefice.  Insieme con il cardinale, prima dell’incontro con Papa Francesco, hanno concelebrato monsignor Valence Mendis, vescovo di Chilaw, monsignor Harold Anthony Perera, Presidente della Commissione per i migranti e vescovo di Kurunegala, e monsignor Julian Winston Sebastian Fernando, vescovo di Badulla; e circa sessanta sacerdoti, tra i quali monsignor Neville Jo Perera, Coordinatore nazionale Migrantes per gli srilankesi in Italia. Era presente anche una delegazione ufficiale del governo accompagnata dall’ambasciatore presso la Santa Sede e da quello presso il Quirinale. (Raffaele Iaria)