Calabria: barcone alla deriva, profughi salvi

Cosenza – Sono rimasti in balìa del mare in tempesta per quasi 24 ore prima d’essere portati in salvo. Erano 142 migranti a bordo d’un peschereccio di dodici metri in panne 75 miglia a sud est di Crotone, in mezzo a uno Jonio che ha raggiunto anche forza 8 mentre il vento soffiava a 50 nodi. Mamme e figli, mariti e mogli, si stringevano l’uno all’altro per combattere il freddo e cercare di vincere il terrore di non farcela. Bloccati da un guasto al motore, avevano lanciato l’allarme grazie a un telefono satellitare. In effetti i soccorsi erano giunti a poca distanza dal peschereccio, ma la forza del mare e la furia del vento impediva d’avvicinarsi in sicurezza ai disperati. Che a un certo punto hanno davvero temuto di non farcela. L’hanno raccontato ieri ai soccorritori che li hanno accolti nel porto di Roccella Jonica dove sono stati trasferiti da due motovedette della Guardia costiera riuscite

 
ad affiancarsi al barcone. Hanno ricevuto una prima assistenza medica e sono stati identificati. Almeno una quarantina sono donne e bambini. Quasi tutti hanno raccontato d’essere d’origine siriana. Ai soccorsi hanno partecipato anche elicotteri della Marina militare oltre che della Guardia costiera. Nell’area sono intervenuti sette navi mercantili in transito che, navigando intorno al peschereccio, gli hanno garantito riparo dalle onde e maggiore sicurezza per la stabilità. Inoltre per tutto il periodo aerei, pattugliatori ed elicotteri della Marina, della Capitaneria di porto e dell’Aereonautica militare con equipaggio misto Marina-Aeronautica si sono alternati per monitorare le condizioni del natante nell’eventualità di intervenire, qualora necessario. Intanto, per sicurezza, in mattinata, avevano lanciato battelli autogonfiabili e salvagenti individuali. Il ministro della Difesa, Mario Mauro, s’è congratulato con tutto il personale impiegato nell’ambito dell’operazione “Mare Nostrum”. “Siamo orgogliosi di voi”, ha sottolineato Mauro ringraziando tutti coloro che “a vario titolo, contribuiscono a incrementare il livello di sicurezza umana e al controllo dei flussi migratori via mare”. Cécile Kyenge, in un tweet ha ringraziato tutti gli uomini impegnati in Mare nostrum. (Domenico Marino)