Siena: aperto il convegno Migrantes per una “Città dell’integrazione”

Siena – “Oggi è sempre più urgente leggere il fenomeno dell’immigrazione non come un fattore emergenziale ma strutturale del nostro Paese”. Lo ha detto questa mattina mons. Franco Agostinelli, vescovo di Prato e delegato Migrantes della Conferenza Episcopale Toscana (Cet) aprendo i lavori del convegno “Chiesa e istituzioni per una città dell‘integrazione: la Carta di Siena” in corso a Siena e promosso dalla Migrantes Toscana, Centro Internazionale Studenti “G. La Pira” e Università degli Studi di Siena. Per il presule il fenomeno immigratorio (a Prato convivono circa 100 etnie) va affrontato in “modo globale” coinvolgendo tutti perché al “centro c’è la persona”. “L’integrazione – ha aggiunto il vescovo di Siena, monsignor Antonio Buoncristiani – passa per una maggiore socialità e questo ha nella comprensione della lingua il suo punto focale”. L’impegno principale deve “andare, quindi, in questa direzione per accogliere meglio i nostri fratelli immigrati”. A termine del convegno di oggi sarà elaborata la “Carta di Siena” che sarà un documento di arrivo e di proposte in prospettiva per una “città dell’integrazione”. Una Carta pensata e realizzata dalla Commissione Migrantes Toscana in stretta collaborazione con l’Università per stranieri di Siena e il Centro internazionale studenti Giorgio La Pira e condivisa con le Commissioni regionali per le missioni, la pastorale del lavoro, l’ufficio famiglia. (Raffaele Iaria – inviato a Siena)