Migrantes: un nuovo alfabeto nella cura pastorale

Siena -“L’attenzione all’educazione alla cittadinanza aiuta la Chiesa a superare il rischio di separazione e di estraneità rispetto alla città e alle istituzioni”. Lo ha detto questa mattina mons. Giancarlo Perego, Direttore generale della Fondazione Migrantes, intervenendo ai lavori del convegno “Chiesa e istituzioni per una città dell‘integrazione: la Carta di Siena”. Per mons. Perego, nonostante “il recupero cristologico del camminare in città, tra la gente del Figlio di Dio, nonostante la relazione nuova tra Chiesa e città, Chiesa e mondo, ritorna il rischio di estraneità della Chiesa rispetto alle ansie dell’uomo in città. E’ il rischio che porta a lavorare da soli; a cammini paralleli con le istituzioni sul piano sociale, educativo e partecipativo; a distinzioni di luoghi di impegno; a forme nuove di integralismo latente; a stare fuori, lontano, e non dentro, accanto”. Mons. Perego ha richiamato alcune “parole nuove” nella cura della pastorale delle città come “riconoscimento, accompagnamento, denuncia, condivisione, partecipazione e fraternità”. Per il Direttore Migrantes il tema della città e della cittadinanza ricorda che le sfide dell’immigrazione devono essere affrontate “non solo sul piano degli interventi caritativi ed emergenziali” ma anche e soprattutto su quello “educativo, culturale e pastorale” affinché si pongono le condizioni di quel “vivere insieme”, obiettivo da “perseguire di fronte all’attuale fenomeno migratorio” allargando il tema della cittadinanza secondo le indicazione delle Settimane Sociali dei cattolici italiani di Reggio Calabria (2010) e Torino (2013). (R. Iaria – Inviato a Siena)