Napolitano: “la scuola deve lasciare che il mondo entri nelle sue aule”

Roma – “La scuola invita alla correttezza, alla non violenza, al dialogo, all’apertura nei confronti di chi vive in condizioni lontane dalla nostra, nei confronti di chi è diverso. Per questo motivo abbiamo scelto come titolo di questa cerimonia ‘La scuola nel mondo, il mondo nella scuola’ che è lo slogan stampato sulle vostre magliette”. Lo ha detto ieri pomeriggio il Presidente della Repubblica Italiana, Giorgio Napolitano, alla cerimonia di apertura dell’anno scolastico 2013-2014. Per il Capo dello Stato “è testimonianza dell’entusiastico impegno dei nostri insegnanti la grandissima partecipazione al concorso del Ministero che porta lo stesso titolo. La scuola insegna a vivere in società, a vivere in democrazia, a crescere e ad aprirsi al mondo”. É una occasione importante per questa apertura al mondo è data dalla presenza di studenti di origine immigrata nelle nostre scuole, perché – ha spiegato Napolitano – può sollecitare curiosità per altre vicende storiche e altre realtà, maggiore comprensione per culture e costumi diversi. La scuola deve lasciare che il mondo entri nelle sue aule”. Tema rilanciato dal ministro dell’Istruzione, Maria Chiara Carrozza secondo la quale “sono sempre più forti anche le esigenze di integrazione davanti a una società globale ed in cui i flussi migratori verso il nostro Paese, soprattutto dalle aree meno ricche del mondo spesso anche teatro di guerra, sono ogni giorno più frequenti”. L’integrazione – ha detto il ministro – è un fattore di arricchimento per i nostri ragazzi e per le nostre ragazze. È l’occasione per imparare a orientarsi nel mondo, per sviluppare il sentimento di solidarietà e per comprendere la varietà dei problemi da diverse prospettive. La scuola è il luogo principe per l’integrazione, è il luogo in cui i giovani hanno le prime esperienze di relazioni sociali indipendenti dalle famiglie, in cui convivono con coetanei di altre culture, religioni, tradizioni. Studiare geografia economica è dunque importante per capire la propria cultura e quella degli altri in un contesto globale”. La manifestazione, aperta dall’esecuzione dell’Inno nazionale da parte dell’Orchestra dei Conservatori Italiani e dal coro di allievi di alcune scuole militari, diretti dal Maestro Leonardo De Amicis, è stata condotta da Fabrizio Frizzi che ha presentato diverse esperienze compiute nelle scuole del Paese sui temi della Costituzione, dell’intercultura, dell’integrazione, delle scienze, della legalità, dello sport e dell’arte, sostenute da testimonial come i ricercatori dell’Istituto San Raffaele Telethon per la Terapia Genica (TIGET), Luigi Naldini, Alessandro Aiuti e Alessandra Biffi, il Presidente del CONI, Giovanni Malagò, le atlete Arianna Errigo, Tania Cagnotto, Laura Milani, Elisabetta Sancassani, Simona Scocchetti, gli attori Luca Zingaretti e Flavio Insinna, i cantanti Claudio Baglioni e Chiara. Erano presenti il Presidente del Senato della Repubblica, Pietro Grasso, il Vice Presidente della Camera dei Deputati, Luigi Di Maio, i Ministri Beatrice Lorenzin, Mario Mauro, Enzo Moavero, Filippo Patroni Griffi, Carlo Trigilia e Flavio Zanonato, rappresentanti del Parlamento e delle istituzioni, autorità politiche, civili e militari e esponenti del mondo accademico, dello spettacolo, dello sport. (Raffaele Iaria)