Prato: figli dei cinesi a lezione per imparare la lingua dei genitori

Prato – L’associazione culturale Marco Polo di Prato, ha inaugurato con una breve cerimonia piena di bambini e genitori, una sede adibita a doposcuola per i piccoli cinesi che, nati a Prato, devono apprendere o migliorare la lingua cinese, e per altri studenti, più grandi, che devono potenziare il loro italiano. Alla cerimonia, oltre che a una rappresentanza consolare della Repubblica Popolare Cinese, erano presenti molti rappresentanti della comunità e dell’associazione Marco Polo. Fra gli italiani l’assessore all’Integrazione Giorgio Silli, il sindaco di Carmignano Doriano Cirri, che segue con molta attenzione, da tempo, la comunità cinese, il presidente del Teatro Metastasio Umberto Cecchi, in forma privata, come attento cultore della cultura parallela che si sta sviluppando in città. Fra gli imprenditori il titolare dei ‘Vivai Vannucci’, che ha donato al doposcuola piante per recintare l’edificio. “Un’ulteriore testimonianza – ha affermato l’assessore Giorgio Silli – di come all’interno della comunità cinese non vi sia soltanto illegalità ma anche una parte che si impegna per costruire il futuro, insegnando la lingua italiana e mantenendo i contatti con le istituzioni”. Il taglio del nastro, come d’uso in Cina, è stato multiplo: cinque persone in fila una accanto all’altra hanno tagliato il nastri inaugurale in cinque parti. Il presidente dell’associazione ha detto che la speranza di tutti è che si arrivi a una integrazione fra pratesi e cinesi. E lo stesso ha ripetuto il console. (Migrantitorino.it)