“Dispersione scolastica”: più a rischio i giovani stranieri nati all’estero

Trento – I giovani immigrati nati all’estero sembrano essere in situazione di maggiore difficoltà rispetto agli stranieri di 2a generazione, ossia quelli nati in Italia che incontrano minori difficoltà nel percorso di studi. E’ quanto emerge da uno studio sulla dispersione scolastica realizzato recentemente dal Miur, il Ministero dell’istruzione, dell’università e della ricerca. Secondo lo studio, la presenza di alunni stranieri nella scuola italiana è un fenomeno in crescita. Attualmente gli alunni con cittadinanza non italiana sono il 9,5% nella scuola secondaria di I grado e il 6,6% nella scuola secondaria di II grado. Lo studio evidenzia anche che il fenomeno della dispersione scolastica colpisce maggiormente i cittadini stranieri rispetto a quelli italiani. L’84,5% del numero complessivo di alunni stranieri a “rischio di abbandono” è rappresentato da alunni stranieri nati all’estero; nella scuola secondaria di II grado tale percentuale tocca il 92%. Quanto al dettaglio della cittadinanza degli alunni, per la scuola secondaria di I grado, gli alunni che presentano la percentuale più alta di “rischio di abbandono” hanno cittadinanze di paesi africani (Libia, Eritrea, Guinea e Somalia). Quanto alla scuola secondaria di II grado, gli alunni a maggior rischio di abbandono hanno cittadinanza di paesi asiatici (Taiwan, Georgia, Repubblica Popolare Cinese e Tailandia).