Da Rio de Janeiro – Ha proprio il calore di una casa, con il via vai tipico di quelle in cui vi sono famiglie numerose, con tanti figli. E in più, a fianco, una chiesa dove sostare in preghiera. Sita nei locali della parrocchia di San Paolo apostolo, “Casa Italia” alla Gmg 2013 sta funzionando a pieno regime e non solo per l’accoglienza dei giovani pellegrini. “Tra italiani ci diamo appuntamento qui”, spiega don Francesco Pierpaoli, alla guida di una delegazione marchigiana composta da 174 persone. All’aperto capannelli di giovani chiacchierano e cantano, dentro c’è¨ chi si ferma per mangiare qualcosa o, davanti al computer, manda sue notizie a casa. Nell’attesa della messa di apertura della Giornata Mondiale della Gioventù, questa sera alle 18 (le 23 in Italia), ormai la gran parte dei partecipanti “azzurri” ha raggiunto Rio: tanti dall’Italia, altrettanti da esperienze missionarie di gemellaggio, magari dopo essere stati dai “propri” missionari nella terra verde-oro. Come i bolognesi, che si sono recati a Salvador Bahia, dove operano le suore Minime dell’addolorata di Santa Clelia Barbieri; i modenesi che sono stati a Jussara, nella parrocchia guidata da un loro sacerdote “fidei donum” assieme a tre suore provenienti da diverse parti d’Italia. Altri, in missione, andranno dopo la Gmg: tra questi i giovani di Jesi, che saranno ospiti del loro sacerdote “fidei donum” a Camaçari, don Luigi Carrescia. Non mancano gli italiani che vivono fuori dai confini nazionali e che sono qui per incontrare anche i loro connazionali italiani. Ora, però, tutti a Rio per le giornate della Gmg e, tra una messa, una catechesi e una festa, si può sempre contare su un punto d’incontro familiare a “Casa Italia”. (F.R.)