GMM: il messaggio di mons. Mondello

Reggio Calabria – “Il peregrinare dei migranti da un paese all’altro, da un continente all’altro è immagine e richiamo concreto alla natura profonda della nostra esistenza cristiana, quella di essere ‘stranieri e pellegrini sulla terra… alla ricerca di una patria’”. E’ quanto scrive mons. Vittorio Mondello, arcivescovo di Reggio Calabria-Bova, in un messaggio per la Giornata Mondiale del Migrante e del Rifugiato che si celebra domenica prossima. La Giornata si inserisce anche nel programma pastorale della diocesi calabrese presentato nella sua ultima lettera pastorale, che definisce la Chiesa “Popolo di Dio”, “Popolo in cammino”, capace di “includere e armonizzare – scrive – nella sua unità le tante diversità, delle quali sono espressione viva la moltitudine di immigrati e profughi costretti ad approdare tra noi da tante parte del mondo”. Per il presule questa “multiforme presenza di fratelli, fra i quali notevole è il numero di cattolici, mette maggiormente in luce che la Chiesa è una ‘comunione di comunità’ e introduce a fare gioiosa e arricchente esperienza della sua cattolicità”. “Non può sfuggire – scrive mons. Mondello – che anche nella nostra diocesi sono presenti una molteplicità di religioni e di credenze, che non possono essere ignorate, ma con le quali la Chiesa è, invece, chiamata a dialogare, a confrontarsi serenamente”, offrendo loro “la propria testimonianza di vita, che è già annuncio del Vangelo”.