Firenze – Domenica 13 gennaio nella parrocchia di Santa Maria Ausiliatrice a Novoli sarà il card. Giuseppe Betori, arcivescovo di Firenze, presiederà la celebrazione eucaristica in occasione della Giornata Mondiale del Migrante e del Rifugiato con la partecipazione di tutte le comunità parrocchiali del vicariato, cui seguiranno un momento conviviale al Convitto della Calza ed il successivo Incontro-Festa con le comunità della diocesi di Firenze, alla presenza di mons. Claudio Maniago. La celebrazione costituirà il culmine di una settimana caratterizzata da una serie di incontri, celebrazioni e altre attività previste nel vicariato di Porta al Prato. Come di consueto le offerte che si raccoglieranno in occasione di questa giornata mondiale delle migrazioni serviranno per sostenere tutto il cammino delle comunità a livello nazionale. Una giornata particolarmente carica di significato per la città di Firenze, le cui comunità sono state colpite al cuore più volte negli ultimi tempi. Solo per citare due fatti che non possono cadere nell’oblio, sia il 13 Dicembre 2011 che lo stesso giorno del 2012: “se l’anno scorso la follia razzista aveva spezzato le vite di due concittadini senegalesi – si legge sul sito www.migrantestoscana.it – lo stesso giorno di un anno dopo perdeva la vita in seguito agli sviluppi di una rissa fuori da un locale, a Sesto Fiorentino, Shahin Tusha, giovane albanese di 22 anni”. “Questi fatti ci impongono di operare senza sosta per una reazione culturale rispetto alle tematiche dell’integrazione; queste sofferenze – ha esortato il direttore dell’Ufficio Migrantes diocesano, padre Stefano Messina – devono farci riflettere su quanto sia necessario ogni giorno cooperare per un cambio di mentalità inevitabile per creare le condizioni di una società più fraterna in questo tempo multiculturale. Confido in una sempre più convinta collaborazione e partecipazione da parte delle parrocchie e delle associazioni, affinché la giornata del 13 Gennaio sia l’approdo di un lavoro comune per la costruzione di una nuova fraternità dei popoli presenti nel territorio”.