GMM: alcune proposte editoriali delle Paoline

Roma – Si celebra il prossimo 13 gennaio la 99a Giornata Mondiale del Migrante e del Rifugiato. Un’occasione di condivisione, ma anche di riflessione su un tema particolarmente delicato, soprattutto in un periodo come questo, di grave crisi economica e sociale, in cui ancor più l’immigrato diventa bersaglio ideale. Le Paoline sono da sempre impegnate nella promozione di una cultura della condivisione, dell’integrazione e del rispetto attraverso pubblicazioni che cercano di costruire un percorso di crescita verso questo modello di cultura. Ne ricordiamo alcune, tra le più recenti:

 
Siamo tutti migranti, volume di Vittorio De Luca: un testo che, partendo dai dati oggettivi e dalle statistiche più aggiornate, cerca di dare un contributo alla riflessione sul tema, ribadendo due concetti fondamentali: da una parte, la migrazione (come dice il titolo stesso del libro) è una caratteristica fisiologica del genere umano; dall’altro, l’immigrazione in Italia non è un peso ma una risorsa.
Il mio braccio sopra il tuo, testo teatrale per bambini con una forte valenza pratica, sia perché utilizza uno strumento particolarmente efficace come il teatro, sia perché è collegato ad un concorso creativo per le scuole e altre aggregazioni per aiutare i bambini a capire che le differenze possono essere occasione di crescita invece che un limite e una difficoltà. Un modo ancora più coinvolgente ed efficace per trasmettere ai più piccoli il senso e il valore dell’accoglienza e del rispetto dell’altro.
Amici vicini e lontani, collana di Dolores Olioso sulla multiculturalità: un progetto didattico per la scuola dell’infanzia e i primi anni della primaria, finalizzato a promuovere la convivenza attraverso la musica, la drammatizzazione e diverse proposte operative.
Per finire, due libricini di preghiere bilingue: Padre nuestro y otras oraciones, in italiano e spagnolo, dedicato alle comunità latinoamericane; Ama namin at iba pang mga panalangin, in italiano e tagalog, rivolto alla numerosa comunità filippina residente in Italia. I libricini sono introdotti da una lettera di mons. Giancarlo Perego, Direttore Generale della Fondazione Migrantes, che illustra bene come la preghiera abbia la forza di tenere uniti gli immigrati ai loro Paesi e ai loro cari lontani, creando al tempo stesso avvicinamento e comunione con le persone con cui vivono in questo momento.