Portogallo: ripensare evangelizzazione zigani

Viana do Castelo – Intervenendo nel corso del 39º Incontro nazionale della pastorale degli zigani conclusosi domenica 25 novembre a Viana do Castelo, in Portogallo, e dedicato al tema “Annuncio della fede nella realtà zigana”, il direttore dell’Opera nazionale (Onpc), padre Francisco Sales, ha ricordato che “la Chiesa cattolica deve ripensare la sua missione nei confronti della comunità zingara, al fine di divenire più evangelizzatrice e meno assistenzialista”. Ricordando che la comunità zigana è presente sul suolo portoghese da molti secoli con una matrice fortemente cattolica, ed è attualmente costituita da oltre 50 mila persone, il religioso francescano ha constatato che “in molte regioni del Paese non vale nemmeno la pena di parlare di pastorale, perché per la maggioranza delle diocesi l’annuncio di Cristo rivolto alla specifica realtà zigana non costituisce affatto una delle priorità principali”. Padre Sales ha riconosciuto che “la realtà zigana è difficile, ed ha una visione del mondo completamente differente”, ma ha rilevato come “la Chiesa cattolica ha ricevuto il mandato e la responsabilità di rivolgersi a tutti i popoli”: “I primi cristiani andarono incontro alle culture pagane, e non ebbero paura di evangelizzare; oggi, invece, sembra che, dinanzi ad una comunità ai margini della società, tutti si disinteressino e si allontanino”. Sotto l’impulso dell’Anno della fede, l’Incontro nazionale della pastorale zigana si è proposto di ripensare organizzazione ed obiettivi: “Se la Chiesa non si lascerà trasformare dallo spirito apostolico – ha concluso padre Sales -, aprendosi alla realtà del mondo a tutti i livelli, l’Anno della fede sarà soltanto una celebrazione piena di cose belle, che lascerà però molte cose com’erano prima”. (SIR Europa)