Migrantes: un decreto flussi inadeguato

Roma – E’ stato pubblicato nei giorni scorsi in Gazzetta Ufficiale il testo del decreto flussi per lavoratori non comunitari per il 2012. Il decreto prevede l’accesso al mercato del lavoro per 13.850 unità. In prima battuta, questa quota è ripartita in 2000 lavoratori autonomi di alto livello; 100 lavoratori subordinati o autonomi, discendenti da italiani e residenti in Argentina, Uruguay, Venezuela o Brasile; 4.000 conversioni da lavoro stagionale a lavoro subordinato; 6.000 conversioni da studio, tirocinio o formazione professionale in lavoro subordinato; 500 conversioni da permesso CE per soggiornanti di lungo periodo rilasciato da altri Stati membri in lavoro subordinato; 1.000 conversioni da studio, tirocinio o formazione professionale in lavoro autonomo; 250 conversioni da permesso CE per soggiornanti di lungo periodo rilasciato da altri Stati membri in lavoro autonomo. Le domande potranno essere presentate dalle ore 9 del 7 dicembre 2012 (quindicesimo giorno successivo a quello della pubblicazione in G.U.). La riallocazione di posti non utilizzati potrà essere effettuata dal Ministero del lavoro dopo novanta giorni dalla pubblicazione del decreto. “Un piccolo decreto flussi, praticamente quasi totalmente legato a lavoratori o studenti già presenti in Italia con un titolo di soggiorno, commenta mons. Giancarlo Perego, direttore generale della Fondazione Migrantes:”la crisi economica non si affronta riducendo la possibilità di incontro fra domanda e offerta di lavoro per persone che provengono da altri Paesi. Purtroppo si ricreeranno fasce di lavoro sommerso , di sfruttamento lavorativo e si perderà una risorsa importante sul piano contributivo e previdenziale per il nostro Paese”.