Roma – Coltivare l’interscambio culturale ed economico con il Vietnam, promuovendo la conoscenza di una società giovane e dinamica che guarda con interesse al nostro Paese: è questa la mission del neonato Istituto per le Relazioni Italo-Vietnamite (IRIV), tenuto a battesimo nei giorni scorsi. L’IRIV nasce da un’intuizione del nuovo ambasciatore della Repubblica Socialista del Vietnam, Nguyen Hoang Long, profondo conoscitore del nostro Paese, dove ha condotto i suoi studi universitari. Al suo ritorno in Italia, dunque, l’ambasciatore ha voluto scommettere su uno strumento dinamico ed operativo capace di presentare agli italiani il Vietnam del XXI secolo: un Paese di oltre 90 milioni di abitanti che guarda senza timori alle sfide della globalizzazione e della modernità economica, senza rinunciare alla tradizione di una cultura plurimillenaria. Una scommessa che ha colto nel segno: alla presentazione erano presenti, infatti, numerosi esponenti del mondo politico, accademico e imprenditoriale. Alla cerimonia, insieme ai vertici dell’IRIV, hanno presenziato anche il Sottosegretario allo Sviluppo Economico Massimo Vari ed il Viceministro degli Esteri vietnamita Bui Thanh Son, che ha successivamente festeggiato insieme agli ospiti ed al Sottosegretario agli Esteri Staffan De Mistura il 67° anniversario della dichiarazione d’indipendenza del Vietnam (1945-2012), giornata di festa nazionale ad Hanoi. La serata è stata un trampolino di lancio per le attività dell’Istituto che si concentreranno, per tutto il 2013, sulle celebrazioni dell’Anno del Vietnam in Italia: conferenze, workshop ed eventi ad hoc si terranno in tutta la penisola per festeggiare i quarant’anni di amicizia tra Italia e Vietnam. Un’occasione imperdibile per conoscere meglio un Paese che ha fatto molta strada negli ultimi anni e si presenta ora come una porta strategica per le imprese italiane che vogliono investire nel mercato asiatico. Basti pensare alla crescita esponenziale dell’interscambio economico tra Italia e Vietnam negli ultimi dieci anni, trainato anche dallo sviluppo di un maturo mercato interno nell’ASEAN (l’immensa area di libero scambio che copre tutto il sud-est asiatico).