Marcinelle: il ricordo dei presidenti di Camera e Senato

Roma – “In occasione del cinquantaseiesimo anniversario della tragedia di Marcinelle, vorrei rendere omaggio ai 262 minatori, 136 dei quali erano italiani, che l’’8 agosto 1956 persero la loro vita in quella miniera”. Lo ha detto il presidente del Senato, Renato Schifani sottolineando che “il sacrificio di questi uomini è stato ed è ancora oggi per tutti noi emblema di una generazione che, spinta ad emigrare alla ricerca di un futuro migliore, si è trovata spesso a confrontarsi con condizioni difficili di vita e di lavoro. E’ il ricordo – prosegue il presidente del Senato – di un martirio che si è fatto storia, ma che al contempo rinnova la sua attualità ogni volta che i fatti di cronaca ci danno testimonianza di nuovi incidenti sui luoghi di lavoro. Il nostro impegno per garantire ai lavoratori condizioni ambientali sempre più sicure e rispettose della dignità umana e per evitare il ripetersi delle inaccettabili morti bianche deve fare tesoro di questa memoria storica. E’ un dovere irrinunciabile che ricade su ciascuno di noi, come dipendenti o imprenditori, cittadini o membri delle istituzioni rappresentative”.
Schifani auspica che specialmente i giovani sappiano fare tesoro dell’abnegazione dei minatori di Marcinelle, porgo ai familiari delle vittime il mio commosso pensiero”.
Anche il presidente della Camera, Gianfranco Fini ha voluto ricordare la tragedia mineraria di Marcinelle rendendo “un commosso e doveroso omaggio ai tanti minatori vittime di quel drammatico evento, tra cui moltissimi nostri connazionali emigrati, il cui sacrificio deve costituire per tutti un forte monito a tutelare sempre e in ogni circostanza la vita, la salute e la dignità dei lavoratori”. Fini ha auspicato che “il ricordo di questa tragedia, simbolo dei drammi patiti dal lavoro italiano in Europa e nel mondo, possa contribuire a diffondere tra le giovani generazioni i valori dell’accoglienza e della solidarietà, promuovendo, al contempo, la piena integrazione degli immigrati e il concreto riconoscimento dei loro diritti. Rivolgo – ha concluso il presidente della Camera – ai familiari delle vittime i sensi della mia solidale partecipazione”.