Roma – Tre anni fa l‘inizio del Piano Nomadi a Roma. “Tre anni di diritti umani violati e di direttive del governo italiano calpestate”. E’ la denuncia contenuta in una lettera scritta da cinque organizzazioni di Roma e Milano, l‘Associazione 21 luglio, l‘European Roma Rights Centre, la Consulta Rom e Sinti di Milano, il gruppo di sostegno Forlanini, il Naga e Upre Roma. La lettera – inviata al presidente del Consiglio Mario Monti, al ministro dell‘Interno Annamaria Cancellieri, al ministro del Lavoro Elsa Fornero e al ministro per l‘Integrazione Andrea Riccardi – denuncia “la forte divergenza tra politica e pratica per quanto riguarda l‘inclusione dei Rom e dei Sinti”. Nonostante la sentenza del Consiglio di Stato del 2011 che dichiara l‘illegittimità dello stato di emergenza sul quale è fondato il Piano Nomadi e vari interventi governativi – ricordano le associazioni – il 5 luglio 2012 il sindaco di Roma, in occasione dello sgombero di via del Baiardo, ha ribadito che “il Piano Nomadi va avanti”. Perciò chiedono al governo “di promuovere azioni adeguate affinché la Strategia nazionale venga rispettata e applicata in tutto il territorio nazionale”.