Roma – Il mercato del lavoro europeo non è più “in grado di offrire molto e le nuove rotte migratorie sono soprattutto quelle di chi lascia l‘Italia o l‘Europa per cercare occupazione altrove”. Lo ha detto Gabriele Del Grande, giornalista e fondatore di Fortress Europe, osservatorio mediatico sulle vittime dell’immigrazione clandestina, in un’intervista a Radio vaticana su i cambiamenti dei flussi migratori al tempo della crisi economica europea. Per Del Grande, quindi, “non è esatto dire che sono ripresi gli sbarchi sulle coste italiane”. Lo scorso anno infatti ci sono stati più di cinquantamila arrivi mentre quest‘anno solo milletrecento.
“Le rotte migratorie, perciò – ha spiegato il giornalista – si ridisegnano seguendo gli scenari del mercato del lavoro. L‘anno scorso cinquecentomila latino-americani hanno lasciato la Spagna, e i migranti in questi mesi hanno lasciato la Grecia e stanno abbandonando l‘Italia. Molti ad esempio, in Italia, stanno facendo ritornare nel Paese natale le famiglie con le quali si erano ricongiunti. Senza un salario è infatti difficile mantenere moglie e figli”.
“E il paradosso è che – ha concluso -, in questo tempo di crisi, quelli che pagano di più sono coloro che non hanno il permesso di soggiorno e non possono perciò scegliere a cuor leggero di lasciare l‘Italia, o l‘Europa, per poi tornarci tra qualche anno”.


