Uruguay: l’italianità nella radio

Montevideo – L’Italia è presente anche nell’etere. La radio, vecchia amica degli uruguayani, compagna delle loro giornate da molti decenni, e ancora oggi molto ascoltata, trasmette vari programmi realizzati da italo-uruguayani con notizie, musica, reportage da e sull’amato Belpaese. Molti di essi sono anche online. E c’è anche qualche programma di televisione, poco o nulla in realtà. Si sente ancora la mancanza del magazine del compianto Italo Colafranceschi, spazio ancora vacante. Oggi parleremo di alcuni programmi radiofonici, e cogliamo l’occasione per chiedere ai lettori che ci segnalino le loro opinioni e i loro commenti sugli altri, di cui abbiamo meno dati. “La voce dei calabresi” è probabilmente il programma più antico, e si trasmette quasi sin dalla nascita dell’associazione, su iniziativa di Franco Magno. Va in onda su CX28 Radio Imparcial (AM 1090) tutte le domeniche, dalle 12 alle 13. Conduce Gianfranco Adamo. Si parla di tutto quello che si fa, della Calabria, intervallando la chiacchierata con musica, anche calabrese, ma non solo. L’Associazione Calabrese ha promosso poi un altro spazio, dagli studi di Radio Fénix del Parque Rodó. “Buongiorno dall’Italia” è condotto quotidianamente, da lunedì a venerdì, dalla giovane Antonella Magno, nipote di quel Franco che l’ha iniziato. È un programma di taglio giornalistico, con notizie delle attività associative della collettività e interviste, e note di attualità. Antonella si è diplomata in Giornalismo Multimediale nel 2010, un corso di alto livello, con docenti italiani tra i più prestigiosi ed autorevoli, promosso dalla Fondazione Italia nelle Americhe in collaborazione con il Consorzio Marte, il finanziamento del Ministero del Lavoro italiano e l’auspicio del nostro giornale. “Spazio Italia” è uno dei programmi più seguiti, ogni domenica, sulle frequenze di Radio Sarandí. Comincia con un’agenda della collettività: attività culturali, borse di studio, viaggi e quant’altro giunga dalle associazioni regionali o da Consolato, Ambasciata e Istituto Italiano di Cultura. Lo produce e lo conduce il Gruppo Legami, responsabile anche del mensile stampato Spazio Italia. In studio, Francisco Barone e Laura Vera, insieme a Mariana Di Giacomo, coordinano i vari segmenti di cui è composto il programma. Héctor Di Giacomo parla di cinema (uno spazio classico e molto apprezzato) e di storia, in particolare di quella italiana. Ultimamente, sta portando avanti un ciclo sulla Seconda Guerra Mondiale, cominciato con uno speciale sull’ascesa di Benito Mussolini. Elena Bravin si occupa di un blocco di cinque minuti sulle Acli, con notizie e attività del Patronato e dell’Associazione, che riguardano in maniera particolare i pensionati e i lavoratori. Non mancano gli ospiti, intervistati in un ambiente di salotto, rilassato e accogliente. Da Tacuarembó, la fiammante Agente Consolare Marta Martínez Ambrosini dirige e conduce “Italia en Armonía” ormai da quasi vent’anni (che si festeggeranno a Ferragosto). Musica di ieri e di oggi, notizie della collettività locale e di Montevideo, novità del Consolato e notizie commentate dall’Italia fanno parte del “menú” del programma di Marta, che è sempre collegata alla web di Radio RTL Italia e da lì, oltre che da altre pagine di giornali e TV italiane, trae ispirazione. “Qualche volta, quando viene qualche italiano a Tacuarembó, abbiamo ospiti in studi”, dice la varesina a Gente d’Italia. “Quando insegnavo nella Scuola Repubblica d’Italia, invitavo i bambini. Una volta sono venuti al programma a cantare!”. Marta legge qualche volta anche una ricetta di cucina, ogni tanto, o invita a “viaggi virtuali” nelle regioni italiane. A Salto, un altro lombardo, come Marta, conduce “La voce della Lombardia”. È Maurizio Monesi. Lo fa con la sua ben conosciuta simpatia e un istrionismo per nulla stridente, con un ottimo spagnolo, anche se fortemente lombardo nell’accento. Gente d’Italia è stato invitato al programma nel corso dell’ultima visita nella città del Nord, nella persona dell’inviato Silvano Malini. Con lui si è parlato del giornale, con uno speciale invito alla colettività locale a farsi presente, con notizie, iniziative ma anche domande, necessità, perplessità e richieste da pubblicare e poter così diffondere e far giungere a chi di dovere. Poi, il conduttore, ottimamente assecondato come un comico con la sua spalla da Sixto Monetta, ha intercalato canzoni, spazi pubblicitari e notizie. E da appassionato gastronomico, ha lanciato una ricetta, che proponiamo ai lettori: il Risotto alle Fragole. Per realizzarla, occorrono 300 grammi di riso Carnaroli o Arborio (da risotto, insomma), 80 di burro e 50 di cipolla tritata, una tazza di vino bianco spumoso, 2 litri di brodo vegetale, 300 grammi di fragole fresche e 50 di mascarpone simile. La preparazione: in una casseruola rosolate lo scalogno con 20 grammi di burro, aggiungeteci il riso e fatelo tostare. Bagnate con lo spumante 2 dita di spumante o il vino, quindi portate a cottura il riso con il brodo necessario, mescolando spesso. Intanto in un tegame sciogliete il burro restante, aggiungete le fragole che avrete prima tagliato a pezzi, lasciandone alcune a pezzi un po’ più grossi. Lasciate cuocere finché il tutto non avrà la consistenza di una crema. Unite la panna ed amalgamate bene. Quando il riso sarà quasi cotto, unite la salsa di fragole, il parmigiano e mantecate bene. Per l’invito all’inviato di Gente d’Italia, è saltato al programma successivo lo “Speciale Terremoto”… Tutti questi programmi vanno avanti a base si sponsorizzazioni. Ma in alcuni casi non basta, e le associazioni devono metterci del proprio (portafogli). Speriamo che proseguano comunque l’importante opera di diffusione della cultura, del bello e del buono dell’Italia, anche con una nota critica necessaria per il progresso della società e per una conoscenza più completa della realtà nazionale di oggi, spesso un po’ lontana dalla vita degli emigrati. E ci auguriamo anche che la partecipazione giovanile, aperta da Antonella Magno, si incrementi alquanto, per far spazio sempre di più alle nuove idee e alle nuove prospettive. Se le persone mature fanno presente la cultura, la storia e i valori, imprescindibili per una convivenza più umana, i giovani hanno menti fresche, che guardano al futuro, e da sempre sono i fautori del progresso. (Silvano Malini – Gente d’Italia)