Le regioni: serve rivedere i sistemi di accoglienza

Roma – “È necessario attivare un ragionamento complessivo rispetto ai sistemi di accoglienza per richiedenti asilo oggi presenti in Italia (Cara, Sprar, emergenza Nord Africa, strutture polifunzionali nelle aree metropolitane di Roma, Milano, Torino, Firenze) che sono di fatto distinti e paralleli tra loro”. Questa una delle richieste avanzate ieri da una delegazione della Conferenza delle Regioni nel corso di un’audizione, dedicata al diritto di asilo, presso il Comitato parlamentare di controllo sull’attuazione di Schengen, presieduto da Margherita Boniver. Secondo le Regioni – rappresentate da Teresa Marzocchi, assessore alle Politiche sociali dell’Emilia Romagna, e da Lia Giovanazzi Beltrami, assessore alla solidarietà internazionale e convivenza della Provincia autonoma di Trento – “è necessario superare la logica dell’emergenza e mettere a regime interventi di accoglienza allargando la capacità complessiva di intervento del sistema per richiedenti asilo e titolari di protezione non solo dal punto di vista della necessità abitativa ma anche in un’ottica di inserimento socio-lavorativo”. Nello specifico le due esponenti delle Regioni hanno anche auspicato “il rilascio di un permesso umanitario ai sensi della normativa vigente in materia di protezione temporanea, per tutti i migranti provenienti dalla Libia al di là delle loro nazionalità, nonché la regolarizzazione della posizione di coloro che sono entrati minorenni e, raggiunta la maggiore età, non hanno avanzato richiesta di asilo”. (Avvenire)