Ritorna forte la domanda dello spettacolo viaggiante: popolare, familiare, vicino a casa

Roma – La crisi economica che ha investito il nostro Paese ha modificato sia la domanda che l’offerta di eventi spettacolistici. In una fase di riduzione generale dei consumi, tuttavia, gli italiani non hanno rinunciato a svagarsi. Lo rivela l’Annuario dello Spettacolo Siae 2011. Da un attento studio degli oltre 4 milioni di spettacoli censiti dalla Siae si può evidenziare che sono diminuite la spesa al botteghino (- 0,98%) e la spesa del pubblico (-1,90%), ma è aumentato il volume d’affari (+2,08%), grazie ad alcune voci positive riferibili a sponsorizzazioni, pubblicità, riprese televisive e finanziamenti. Il numero dei titoli esitati (oltre 243 milioni di ingressi) segna, nel complesso, una flessione (-2,25) rispetto al 2010, su cui hanno inciso soprattutto la diminuzione dei biglietti rilasciati nei comparti relativi a: cinema (-7,02%, equivalente a -8 milioni di biglietti venduti), attività teatrale (-2,31%), ballo e concertini (-2,09%). Sono aumentati invece i biglietti venduti per i concerti (+4,30%), per lo sport (+2,89%), per le attrazioni dello spettacolo viaggiante (+17,63%), per le mostre ed esposizioni (+2,52%) e per le attività con pluralità di generi (+2,59%). La spesa relativa all’acquisto di biglietti e abbonamenti (2 miliardi e 347 milioni di euro) è in lieve flessione (-0,98%) rispetto all’anno precedente, con segni negativi per il cinema (-9,78%) – che resta sempre il settore con la maggiore spesa al botteghino in valore assoluto ( 697 milioni di euro) – per l’attività teatrale (-4,73%), per l’attività di ballo e concertini (-0,77%) e per le attività con pluralità di generi (-10,49%). Segni positivi invece per: concerti (+4,63%), sport (+4,19%), attrazioni dello spettacolo viaggiante (+18,81%) e mostre ed esposizioni (+12,70%). Maggiore flessione (-1,90%) si registra nella spesa complessiva del pubblico (circa 3 miliardi e 898 milioni di euro). Al primo posto per il maggior valore assoluto della spesa è il settore del ballo e concertini con oltre un miliardo di euro, che è comunque in flessione rispetto al 2010 (-6,05%). Altre tendenze negative si registrano anche nel cinema (-11,58%) e nell’attività teatrale (-4,29%). Andamento positivo per: concerti (+1,06%), sport (+0,76%), attrazioni dello spettacolo viaggiante (+9,60%), mostre ed esposizioni (+25,05%) e attività con pluralità di generi (+1,24%). Il numero di spettacoli registra una diminuzione pari a -1,84%, con sensibili contrazioni nei comparti relativi a: attività teatrale -3,10%; attività concertistica -2,89%; sport -3,88%; attività di ballo e concertini -6,08%; spettacolo viaggiante -13,21% e mostre ed esposizioni -7,13%. Se il calo generale dell’offerta di spettacoli potrebbe essere indice della “cautela” da parte degli organizzatori – stante la generale riduzione dei consumi – nel proporre nuovi spettacoli, la crescita, in controtendenza, dell’offerta di spettacoli cinematografici (+2,12%) potrebbe essere invece motivata dal costo più contenuto della proiezione cinematografica rispetto all’allestimento di altri generi di spettacoli. Il volume d’affari (5 miliardi e 700 milioni di euro) è l’unico indicatore economico del consumo di spettacolo in aumento nel 2011 (+ 2,08%). Il settore più ricco è lo sport con 2 miliardi e 115 milioni di euro, cifra che segna un incremento del 4,03%. Rispetto al 2010 variazioni positive si registrano nei concerti (+2,37%), nelle attrazioni dello spettacolo viaggiante (+14,64%), nelle mostre ed esposizioni (+24,53%) e nelle attività con pluralità di generi (+6,75%). In flessione il cinema (-9,59%), l’attività teatrale (-2,74%) e l’attività di ballo e concertini (-0,36%). Il settore delle attività caratterizzate da una pluralità di generi di spettacolo (es. sagre, feste all’aperto ecc.) presenta segni positivi relativi all’offerta di spettacoli (+0,57%), agli ingressi (+2,59%), alla spesa del pubblico (+1,24%) e al volume d’affari (+6,75%); segno negativo per la spesa al botteghino (- 10,49%).